Virginia De Brincat - così fu chiamata al
battesimo - a 15 anni aveva fatto voto di verginità e l’8 dicembre 1877
era stata accolta nell’Associazione delle “Dodici Stelle del Cuore di
Gesù”. Dopo ripetute istanze, il 5 febbraio 1881 ottenne di essere
ammessa a far parte della nascente Congregazione religiosa delle Suore
Terziarie Francescane.
L’amore a Cristo, suo dolce Sposo Crocifisso, è
l’elemento che ha vivificato e unificato in profondità le due
componenti, che concorrono a delineare le caratteristiche della sua vita
religiosa: contemplazione e apostolato.
Madre Margherita aveva una personalità
spirituale affascinante: piena di fede, di umiltà, dedita alla
preghiera, alla mortificazione, al servizio.
Ancora giovanissima, Don Giuseppe Diacono la
scelse come segretaria generale della Congregazione da lui iniziata nel
1880.
Fondata nel 1885 la nuova casa a Birkirkara, Malta, Madre Margherita vi fu mandata come
superiora e come insegnante.
A lei spetta soprattutto il
merito di aver dato un'impronta spiritualmente benefica e
apostolicamente dinamica alla Congregazione, che per tanti anni ha
guidato e che sempre ha continuato a formare con il suo esempio e con il
suo insegnamento; un’impronta che ha favorito il graduale evolversi
della Congregazione stessa e il raggiungimento della sua piena identità
e maturità carismatica, favorendone la rapida crescita e la vasta
diffusione.
Le lettere conservate (poco meno di 200) ci
forniscono molte informazioni sulla sua opera formativa. Ricordiamo, in
particolare, due aspetti.
Uno, di carattere più personale, consisteva
nell’esortare e stimolare le consorelle a corrispondere fedelmente e
generosamente al dono altissimo della vocazione, facendo di tutta la
vita una risposta d’amore all’amore del loro Sposo Crocifisso. L’altro,
di carattere più apostolico, consisteva nell’inculcare il principio che
l’apostolato, qualunque ne sia l’ambito, è una componente fondamentale
della loro vocazione religiosa. In questo contesto è costante l’invito
ad “amare l’Amore” e a farlo conoscere ed amare.
Dal 1911 al 1917 fu Superiora nella Casa di
Corfù, Grecia. Di questo periodo fornisce lei stessa alcune interessanti
notizie nelle sue lettere scritte a Mons. Galea, suo direttore
spirituale: ricordiamo il suo desiderio di poter costruire una “decente
chiesetta al nostro Prigioniero Amante”.
Dal 1924 al 1929 fu la prima Superiora della
Casa di Adorazione alla Valletta, Malta. Nei sei anni in cui visse in
questa casa, e che ricorderà sempre con struggente nostalgia, la Madre
ebbe modo di ristorare, se non di saziare, la sua ardente ed inesausta
sete di intimità con Gesù Eucaristico. Confida ad una consorella in una
lettera: “l’amante, quando starà alla presenza dell’Amato, solo a Lui
sarà noto ciò che sente”. E al confessore, in un’altra lettera, confida:
“dopo un atto di adorazione, mi getto vicino e, secondo le attrattive
della sua presenza, mi lascio portare dove, dove vuole!...”.
Dal 1930 ai primi mesi del 1940, tolto un breve
intervallo, fu a Xaghra, Gozo come superiora. Di questo periodo due cose
vengono particolarmente rilevate da quanti le furono vicini; la sua
tenera sollecitudine verso i malati e gli anziani e la sua assidua cura
nella formazione spirituale delle giovani.
Madre Margherita ha svolto questa azione
formativa con materna e costante premura anche nei confronti delle
consorelle, anzitutto delle giovani ancora impegnate nella formazione
iniziale, ma anche delle altre, sia negli incontri personali che nelle
lettere a loro indirizzate.
Successivamente, a causa della malattia, rimase
abitualmente alla Casa Madre, a Victoria, Gozo, fino alla morte.
Con Don Giuseppe Diacono
Madre Margherita conservò sempre le relazioni più cordiali. Egli
continuò a dare, in molte circostanze, il suo aiuto morale e materiale
alle nostre sorelle, tanto che Madre Margherita continuava a
considerarlo e a chiamarlo «il Fondatore».
Madre Margherita morì in concetto di santità il
22 gennaio 1952, nella Casa Madre, a Victoria, Gozo, alla veneranda età
di 89 anni, rimpianta dalle sue suore e da tutti coloro che ebbero la
fortuna di conoscerla.
Il 4 luglio 1988 è stato
aperto nella diocesi di Gozo il processo per la sua beatificazione. Dopo
aver raccolto molto materiale documentario e sentito molti testimoni, il
22 gennaio 2000 il processo diocesano è stato chiuso e il 17 febbraio
2000 è stato aperto quello presso la Congregazione dei Santi a Roma.
Il 4 marzo 2004 è stata presentata alla
Congregazione dei Santi a Roma la Positio sulla vita e le virtù di
questa grande donna.
è comune la convinzione che Madre Margherita
sia stata durante la sua vita l’angelo tutelare e la guida spirituale
della nostra Congregazione.
Assieme a Don Giuseppe Diacono, essa è da noi
giustamente considerata come fondatrice perché:
- salvò la Congregazione quando stava per essere
sciolta;
- seppe superare le gravissime difficoltà
interne ed esterne dei primi anni;
- esercitò un influsso benefico e costante sulle
sorelle con la sua personalità, la sua vita, il suo
insegnamento;
- con la sua spiritualità, è per noi guida
sicura nella nostra ascesi verso Dio, maestra di santità
e della scienza dell’Amore.
Conserviamo con amorosa cura molte lettere
(circa 200) da lei scritte ai suoi direttori spirituali e alle sue
figlie e sorelle lontane o anche vicine, con cui desiderava mantenere un
contatto vivo.
Madre Margherita non ebbe mai la pretesa di
insegnare, ma conservò sempre il desiderio di imparare; non si considerò
mai perfetta, ma si ritenne sempre principiante; non pensò mai di avere
raggiunto la meta, ma camminò, con passo alacre e senza posa, verso di
essa.
Per questa sua modestia innata, che la rendeva
schiva e timida anche nell’esercizio della sua autorità, per il suo
silenzio abituale nutrito di una interiorità profonda e di un dinamismo
meraviglioso, per l’intensità dell’amore che guidò tutta la sua lunga
vita e il suo fecondo apostolato, oggi si presenta a noi come «Maestra»
impareggiabile, alla cui scuola ci possiamo affidare sicure.